sabato 24 marzo 2012

Did I say that I need you?

E, alla fine, altro non siamo se non Vite che s'intrecciano, che s'intersecano, che s'incastrano.
Ho un Oceano che si agita, turbato da venti e tempeste, nella mia testa. 
Troppi sbalzi d'umore, nemmeno me stessa riesce a starmi dietro. 
3- 4- 3- 2- 1 + 1/2- 2, le ore di sonno di questa settimana. 
Una Vita fatta di cocci che tenta di ricomporsi. 
Nessun libro che sia possibile leggere, se non quello. 

Precarietà. Paura. Vertigine.
Abisso. Baratro. Albatro. 
Milano. Sera. Solo un'ombra. 
Letto. Lenzuola. Braccia. 
Pezzi-di-me.

Alba. Luci. 
Oceano. Mare. 
In-stabile.
In-quieta.
Per-turbata.
Universi.
Persone.


[E non state a controllare la metrica, la sintassi, i cazzi e i mazzi, oggi non me ne frega niente, oggi batto le sensazioni, su questa tastiera, senza filtri, senza rileggere.]

Casa, dove sei?
Tu, dove sei?
Me stessa, dove sei?

Né Bene né Male, solo irrequietezza. 

Inchiodata a te. Inchiodata a me.
Non te ne andare. 
Non ti lascio andare. 

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