Subsonica.
Ogni volta che passa in radio mi convinco sempre di più che l'abbiamo scritta per me.
Su di me.
Lampioni e portici
è andata così
Piccola istrice
Dagli occhi bui
è andata così
Piccola istrice
Dagli occhi bui
Quel bacio alcolico
Rossetto è... guai
è stato facile
Non lo è stato mai
Rossetto è... guai
è stato facile
Non lo è stato mai
Chi ci ricorderà
Chi ti farà ridere
Per chi ti smarrirai
Chi urerà lo sguardo tuo
Chi lo far al porto mio
Io dove sarò...
Tra il fiume ai portici
Già buio alle sei
Cuore selvatico
Quanti anni hai
Non dirmni amore mai
Dai incantami...daiiii
E così facile non lo è stato Mai haaaahaaaaaa
Chi sa chi pungerai
Chi ti farà piangere
Chi ti addormenterà
Chi userà lo sguardi tuo
Chi lo farà al posto mio
Io dove sarò...
Nella città
Il cuore di un istrice
Ti cercherò
In un traffico d'anime qui
Chi ci ricorderà
Chi ti farà ridere
Per chi ti smarrirai
Chi userà lo sguardo tuo
Chi lo fa al posto mio
Io dove sarò...
Oppure...
anzi, e allo stesso tempo.
E se la letteratura fosse una televisione in cui guardiamo per attivare i neuroni specchio e concederci a buon mercato i brividi dell'azione? E se, peggio ancora, la letteratura fosse una televisione che ci mostra tutte le occasioni perdute?
(ho scelto anche questa quote perchè la trovo molto in linea con un progetto cui partecipo, una certa Arabica Fenice...)
Nessun commento:
Posta un commento