sabato 29 ottobre 2011

Is there anybody out there?

Ho bisogno di scrivere.
Bisogno. Necessità.
Scrivo e accartoccio pagine. Chiudo documenti di Word senza salvare.
Non c'è nulla che io possa, davvero, mettere su carta.
E' come cercare di piangere quando stai così male che non puoi, non puoi, piangere. Quando stai così male che le lacrime ti si fermano in gola, si cristallizzano, si bloccano lì e pungono, senza lasciar passare l'aria.
E tu vorresti piangerle, quelle maledette, ma non ci riesci. Ti ritrovi con un dolore lancinante, ma senza senso, che non traspare in alcun modo.
E' il Vuoto.
Il problema è che io, con il Vuoto, non ci so stare. E' come avere tanti spilli conficcati nelle viscere. Io il Vuoto lo devo riempire. O lo devo vomitare.
Ma cercare di vomitare il Vuoto è come cercare di piangere quando le lacrime ti si cristallizzano in gola.


Mi chiedo che cosa vedano gli altri. Come io appaia, in questo momento, ai loro occhi.


Is there anybody out there?

2 commenti:

  1. Oggi ti seguo. Insomma si, posso capirti. Dunque il consiglio è: datti tempo.

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  2. Conforta sapere che c'è qualcuno là fuori. ;)

    Tempo. Non è mai abbastanza, soprattutto quando si tratta di utilizzarlo per se stessi. In quel caso, siamo davvero incapaci. Io, almeno.

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